Laboratorio – psicogeografia con Laura Bianco

Può essere particolarmente stimolante per artistз di ogni disciplina, arteterapeutз, studiosз di antropologia, psicologhз e psicoterapeutз, amanti dei viaggi e per chiunque fosse interessatз a perdersi e trovare tesori.

Piccolo villaggio incastonato tra la montagna e il lago e allo stesso tempo Capitale Europea del Cinema Indipendente 2024, Revine Lago è diventata, negli anni, un crocevia di storie, luogo paradossale, generatore di spazi e immaginari.

Ma come narrare la stratificazione degli spazi in un luogo? E come tenere traccia dell’esperienza soggettiva di essi e di ogni specifico punto di vista?

Le piantine degli edifici, le mappe delle città, le cartine geografiche ci illudono che lo spazio sia qualcosa di pressoché inerte. La modalità “moderna” di relazionarsi ad esso ci ha abituato a considerare l’ambiente in cui ci muoviamo come qualcosa di inanimato e privo di volontà propria. Ma se, entrando in uno stato contemplativo, ci mettiamo in ascolto dell’ambiente, come se fosse un’entità cosciente, la percezione cambia: ci accorgiamo che esso ci risponde. Possiamo così entrare in dialogo con esso e lasciarci guidare lungo traiettorie inaspettate, nascoste tra le pieghe dei luoghi più consueti. Si tratta di affidarsi a ciò che gli antichi chiamavano kairos, il “momento opportuno”, quella modalità del tempo in cui qualcosa di speciale accade. È un modo giocoso per coltivare il nostro rapporto personale e soggettivo con l’Essere di cui facciamo parte.

Su questo binario di indagine si inserisce questo laboratorio che, attraverso pratiche tratte dalle deambulazioni surrealiste degli anni ‘20 e dalle derive psicogeografiche realizzate dai situazionisti negli anni ‘50 e ‘60, si propone di mettere in atto delle sperimentazioni di dialogo con lo spazio, per coltivare la meraviglia e aprirsi alle sincronicità. La deriva sarà dunque lo strumento principale del processo di spaesamento che andremo a ricercare, nella convinzione che è proprio quando ci si perde, che possono emergere nuovi percorsi. La creazione di mappe non convenzionali e resoconti di viaggio ci aiuteranno poi a sviluppare uno storytelling di questi percorsi.

Saranno messi a disposizione materiali per scrivere e disegnare e una handycam Sony HDR-CX405.

Ogni partecipante è comunque invitato a portare con sé eventuali strumenti, attrezzatura o materiali aggiuntivi che intende utilizzare per lavorare al suo progetto. Il laboratorio è aperto a chiunque dai 18 anni in su.

Il workshop si svolgerà il 1 e 2 giugno con questo programma di massima:
1 giugno dalle 11 alle 19
2 giugno dalle 10 alle 19 (con pausa pranzo dalle 13 alle 14)
2 giugno - pizzata di fine workshop (compresa nella quota di partecipazione)

(online) 23 giugno - incontro di restituzione (orario da concordare con lз partecipanti)
La quota di partecipazione è di €80 da versare in anticipo.

I posti sono limitati e verranno assegnati in ordine di ricezione del modulo di iscrizione con relativo pagamento della quota di iscrizione.